Soffrirai profondamente, fratello mio, quando scoprirai quanti nostri simili sono contagiati dall'odio – anche tra i nostri amici, anche tra i nostri parenti, te l'ho detto. E sai perché? Perché sono vigliacchi. Ma un giorno la pagheranno, la pagheranno per non aver avuto il coraggio di drizzare le schiene, di urlare contro le azioni più infami. Nessuno vuole ribellarsi, nessuno: la ribellione imbarazza la gente. In realtà non so se sia imbarazzo o stanchezza. Fatto sta che gli unici a ribellarsi sono quelli che soffrono perché qualcuno fa loro del male. Tutt'intorno non c'è nessuno che reagisca, nessuno che alzi la voce. E' sempre stato così, e resterà così. L'indifferenza regna sovrana. L 'indifferenza è la peggiore delle malattie: peggio della peste e peggio dei nazisti. La peste si può debellare, i nazisti che sono mortali, finiranno per crepare tutti quanti. Ma l'indifferenza non la puoi combattere, se non a prezzo di enormi sacrifici. L'indifferenza è la ragione per cui non puoi dormire sogni tranquilli, perché un giorno perderemo tutto, e non perché siamo deboli e siamo stati schiacciati da qualcuno più forte di noi, ma perché ci siamo mostrati vigliacchi e non abbiamo fatto niente per impedirlo. La guerra è la guerra. La guerra ti farà prendere coscienza delle verità più tremende. Ma la verità più atroce, quella più insopportabile, è che siamo soli. E lo saremo sempre. I più soli tra i soli. Soli per sempre. E dovremo cavarcela da soli.

Joël Dicker