La vita cresce dalle parole, la morte dimora nel silenzio. Per questo dobbiamo continuare a scrivere, a raccontare, a mormorare versi di poesie e imprecazioni e così tenere lontana la morte, per un po’.

Molti preferiscono tacere quando la vita fa più male, spesso le parole sono solo pietre inerti, vestiti laceri e consunti. Possono anche essere erbacce, pericolosi portatori di infezioni, assi marce che non reggerebbero nemmeno il peso di una formica, figuriamoci la vita umana. Eppure, le parole sono una delle poche cose di cui disponiamo davvero, quando tutto sembra prendersi gioco di noi. Tienilo a mente. E tieni a mente anche una cosa che nessuno capisce: le parole più insignificanti e improbabili possono caricarsi inaspettatamente di un pesante fardello, e portare la vita in salvo, al di là di vertiginosi baratri.
"La tristezza degli angeli

el desesperado no querer morir, es el camino más seguro para la muerte eterna, en tanto que saber morir, rasgar el velo del arcano, ir buscando eternamente mutaciones al yo conduce a la inmortalidad.

Non lo capiva nessuno che sono le parole che sono contrarie alla vita, ti nascono in testa, te le covi in gola, e poi in un attimo ci spargi sopra la voce e le uccidi per sempre. La lingua è un crematorio incosciente che vuole condividere e invece distrugge, come le dita-lame di Edward mani-di-forbice, che se accarezza taglia la faccia.

Quelle erano le parole che voleva sentirsi dire, e alla fine cedette alla tentazione di crederci.

Quando uma mulher sente desprezo pelo seu marido, o casamento passa a ser uma escravidão, e contra a escravidão toda a revolta é legítima. Ainda que a tortura seja o prémio da revolta, vale a pensa correr o risco de ser torturado; ainda mesmo que o caminho da luta pela liberdade fosse o caminho da morte, seria justo segui-lo. Eu resistiria tanto quanto as minhas forças o permitissem e, se elas por fim viessem a faltar, teria sempre certo esse refúgio. A morte livrar-me-ia das leis e das suas consequências.