Il corpo è la casa del tempo, dentro di lui muoiono gli anni, e con loro noi stessi. Amavo davvero una volta, le speranze erano sogni nei quali credevo, ho lasciato mi rubassero tutto, non mi sono difesa. Ora ho un cuore in rovina, ma sulle sue macerie, ho costruito il mio impero.
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Da adolescente ero all'inizio di tutto, ero il contrario della fine, ero ciò che si perde, e non ti ridà più nessuno. Se penso ai miei sedici anni, mi chiedo se sono esistiti davvero, ero così diversa, completamente un'altra persona. Non è vero che si cresce, si crepa. Crescere è un assassinio, non esistono altre parole, ti ritrovi a camminare sullo scheletro dei tuoi ricordi, la tua vita diventa un cimitero, e tu la bara di tutto.
— Isabella Santacroce
supernova